Incontrando Keith Haring. Una panchina da salvare.

 

Incontrando Keith Haring. Una panchina da salvare
Incontrando Keith Haring. Una panchina da salvare

“Il mio movimento consiste in unica persona” Keith Haring.

Verità. Ed è quella sensazione che  l’elemento d’arredo di questo brevissimo articolo, ha lasciato dentro a chi gli ha ridonato vita e forme. Nel lavorarci sopra, nell’osservarlo  dovendo ridare sostanza e animo a quello che il tempo aveva corroso, sembrava proprio che quell’ insieme di omini fossero in verità un uomo solo, un’unica forma danzante. In fondo l’animo umano è percorso e scosso da mille pensieri, movimenti, dubbi ed emozioni,  in grado di scatenare forze a volte incontrollabili tali da determinare caos, confusione, ma quando poi si riesce a domare e controllare il tutto, si può tendere verso un movimento composto, armonico, e quelle paure, emozioni, pensieri possono diventare danza e risoluzione, quindi anche Arte.

Incontrando Keith Haring. Una panchina da salvare.
Incontrando Keith Haring. Una panchina da salvare.
Incontrando Keith Haring. Una panchina da salvare.
Incontrando Keith Haring. Una panchina da salvare.

Una panchina che risale agli anni ’80, proveniente dalla Toscana. Almeno questo si evidenzia dalla titolarità dell’elemento d’arredo. Forse facente parte di un allestimento urbano tra Pisa e Livorno vista la codifica riportata. Le condizioni al suo ritiro erano delle più disastrose; il suo abbandono l’aveva condotta alla rovina e ben poco si conosceva della “panchina” al contrario di adesso.
L’intervento è durato circa 5 mesi. Ad eccezione di quota parte dell’elemento terminale della seduta, completamente ammalorato e che quindi si è dovuto realizzare ex novo tramite rilievo e ricerche, il resto dello schienale e della seduta hanno conservato la loro originalità. Il legno nel retro è stato completamente restaurato e sostituito laddove il tempo aveva detto la sua. Ogni ferramenta della struttura è stata ripulita, ridonando al tutto colore e brillantezza.

EBcreazioni e Art Saloon Gallery hanno collaborato insieme in questa fantastica avventura iniziata in un primissimo pomeriggio d’autunno e terminata in una gelida mattina di Febbraio.

Keith Haring