Roma, tra Gianicolo e Trastevere, un nuovo spazio casa ridefinito

Tra il Gianicolo e Villa Pamphili, a due passi dal Quartiere Trastevere, Via Ludovico da Monreale: nel cuore di Roma si è ridefinito uno nuovo ambiente abitativo cercando di contrastare il più possibile i limiti di un ambiente rigidamente preimpostato sul finire degli anni ’60, con una lunga, lunghissima zona d’ingresso…

Cuore e contrasto. Dal centro, dal cuore dell’abitato, è da qui che tutto ha iniziato a muoversi.  La casa ha un’ottima esposizione alla luce diretta, quell’arco solare che va dall’alba al tramonto la illumina  ottimamente (ci troviamo anche al 5° piano) da est ad ovest, dalla zona notte alla zona giorno.  Il contenimento dei nuovi vani quindi delle nuove murature ha seguito questo andamento,   determinando quindi una leggera e pensata inclinazione degli spazi che si sono resi più vivi e funzionali.

Sintesi proposte preliminari

L’inclinazione delle pareti pensata, ha  portato benefici sotto molteplici aspetti: una cucina più grande, l’inserimento di un II bagno,  cieco e in camera da letto, nonché ha permesso di  rendere gli spazi connettivi anch’essi parte interagente degli spazi living  e non più solo elementi di passaggio.  I tagli in pianta per contenere i nuovi pavimenti nella zona cucina e limitatamente nell’intorno, sono stati inseriti preservando l’esistente anni ‘ 50 rimasto intatto nella zona ingresso living, e in una sola delle due camere; tagli in sintonia con le pareti inclinate, inserimento di punti luce nel ciottolato a terra a dettagliare gli angoli venutisi a creare nei disimpegni.

Doppia parete vetrata scorrevole: vista cucina da zona ingresso/giorno

 

Le pareti mobili vetrate completamente disegnate e realizzate Ebcreazioni, accentuate anche dall’illuminazione a stringhe led integrate  a soffitto. permettono la cucina centrale a vista sia dalla zona giorno che dalla zona notte.

II parete vetrata scorrevole: vista cucina da disimpegno zona notte

Gli spazi Ante Operam, come accennato all’inizio, erano figli degli anni ‘60 quando la loro stessa definizione derivava da un precedente frazionamento di uno spazio abitativo ancora più grande: il limite di un accesso allungato, con molta perdita di superficie è stato definito da una nicchia con ripiani vetrati e un volume ripostiglio a scomparsa con porta a filo muro, a contenere una piccola zona studio/libreria ben inquadrata anche dalla finestra e dai controsoffitti venutisi ad abbassare integrandone i punti luce.

 

Camera con bagno

La ristrutturazione ha visto quindi l’intera demolizione delle vecchie muratura divisorie, rimodulando gli spazi con nuove pareti, riammodernando utenze e servizi, interagendo con con giusto equilibrio tra pieni e vuoti,  vedi le pareti in vetro a scomparsa o a soffitto con il giusto equilibrio tra le diverse quote in altezza con l’aggiunta dell’illuminazione a LED graduabile.

Il tutto targato EBcreazioni.

Come sempre un grazie alla proprietà e a tutte le parti esecutive coinvolte.

 

 

Collage bagni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Zona ingresso