L’Antico Grottino ad Ariccia: rivestito a nuovo riscoprendo il passato

 

Tramonto dall’Ingresso dell’Antico Grottino

Fraschetta Antico Grottino, Ariccia: una tradizione ultra cinquantennale, che da metà anni 90 circa, è incastonata in una delle perle architettoniche più belle dei Castelli Romani, Palazzo Chigi. Lo spazio ha riaperto i battenti dopo circa venti-giorni o poco più di rimessa in ordine. Lo ha fatto sabato scorso, 2 Marzo anno corrente: esserne stato idea dentro a questo percorso insieme a chi poi lo ha reso realtà, con le proprie mani e sudore,  ha solo reso tutto più bello: per i tempi serrati, per l’impegno, la dedizione e non ultimo quel coinvolgimento umano che ha contraddistinto ognuno dei partecipanti ai lavori. D’altronde s’è lavorato quasi in famiglia!

Allestimento pre intervento. 1997-2003

 

Progetto Maggio 2022
Progetto Maggio 2022

Un ritorno al naturale nei materiali e nelle forme, un ritorno alle origini, che poi se le origini sono quelle che portano il nome di Carlo Fontana e Gian Lorenzo Bernini,  attori principali del Barocco italiano, allora dettagliare tale ritorno è stato  quasi un obbligo morale. La prima volta che entrai in quel locale era pietra e polvere, la memoria sfuggiva ad un ragazzino di tredici, forse 14 anni. C’era mia nonna, Enia. A quell’origini c’è stato bisogno di tornare. Le soluzioni sono nate a maggio 2022: da qualche parte e in qualche maniera quella pietra lavorata a mano doveva tornare alla luce. Quella pietra che sta a simboleggiare la fatica del tempo trascorso, con oltre 500 anni di storia, dignità ed umiltà del lavoro di chi lo eseguì e chi oggi, li sotto, ogni giorno, in altra forma   ancora continua nel lavoro.

Quest’ala del palazzo è la parte più antica del palazzo stesso, la cui  memoria si perde nelle profondità della storia: precedente ai Chigi, ai Savelli, perde le sue origini nei secoli passati, tempi in cui Roma smise di essere Roma, ed il buio del Medioevo iniziò ad avvolgere l’Italia intera. L’apertura del locale sulla piazza, così come lo si vede oggi, fu dovuto quasi certamente a Carlo Fontana, quando su progetto del Bernini, commissionato dai Chigi proprietari del Palazzo  (e che nel frattempo avevano eletto anche un Papa), aprì il prospetto su Piazza di Corte, 1665-1670: la piazza si stava ridefinendo proprio grazie a Gian Lorenzo Bernini, architetto del Barocco italiano, che risistemò l’intero assetto urbanistico del borgo ariccino, piazza compresa; le antiche carbonaie e legnaie, che fino ad allora avevano accesso solo dall”interno del Parco, si aprirono quindi alle bellezze della Piazza stessa, che oggi come allora, continua a splendere.

Render: soluzione volta in pietra portata a vista

Un intervento  semplice ed ordinario, di alleggerimento quindi: la volta in pietra. che scavata fu a mano, è ora a vista. Il canale di areazione la dettaglia per colore e proporzione. Gli elementi in legno fanno da cornice ad un quadro ben illuminato dove la luce fa il resto. Poco altro è stato riarmonizzato, se non aver ammodernato le finiture che avevano fatto il loro tempo, in 30 anni di attività. Occludere il meno possibile la vista a chi, da fuori, adocchia il Grottino per il gusto del proprio palato: al bancone è stato cucito un nuovo vestito, in una vera cura dell’arte del recupero. Legno e ferro, con un buon effetto di pieni-vuoti e luce led naturale a far  da compagnia. Il risultato, in questo piccolo quadro di autentica bellezza sono le foto che seguono e che sono solo un assaggio di quanto ottenuto. Per il resto bisogna andarci all’Antico Grottino, dal lunedì alla domenica a pranzo e a cena, l’Antico Grottino è pronto ad accogliervi.

Emiliano Bombardieri